Casa » Computer ed elettronica » Il termine "patch", che significa un aggiornamento del software, ha origine dai giorni in cui il codice del computer veniva scritto su schede fisiche con fori perforati. Se ci fosse un cambiamento nel codice, dovresti "rattoppare" quella sezione della scheda con un pezzo di nastro, coprendolo e, se necessario, cambiandolo.

Il termine "patch", che significa un aggiornamento del software, ha origine dai giorni in cui il codice del computer veniva scritto su schede fisiche con fori perforati. Se ci fosse un cambiamento nel codice, dovresti "rattoppare" quella sezione della scheda con un pezzo di nastro, coprendolo e, se necessario, cambiandolo.

Patch (informatica)

Un nastro di programmazione per Harvard Mark I del 1944, uno dei primi computer digitali. Nota le toppe fisiche utilizzate per correggere i fori perforati coprendoli.

Storicamente, i fornitori di software distribuivano le patch su nastro di carta o su schede perforate, aspettandosi che il destinatario ritagliasse la parte indicata del nastro (o deck) originale e collegasse (da qui il nome) il segmento sostitutivo. Le successive distribuzioni di patch hanno utilizzato il nastro magnetico. Quindi, dopo l'invenzione delle unità disco rimovibili, le patch sono arrivate dallo sviluppatore del software tramite un disco o, successivamente, CD-ROM tramite posta. Con un accesso Internet ampiamente disponibile, il download di patch dal sito Web dello sviluppatore o tramite aggiornamenti software automatizzati è diventato spesso disponibile per gli utenti finali. A partire da Ap ... Continua a leggere (lettura di 9 minuti)

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