Casa » Guerra mondiale » Nel 1943, due tedeschi furono uccisi mentre maneggiavano munizioni. I nazisti radunarono 22 abitanti del posto e decisero di giustiziarli. In uno stratagemma per salvarli, Salvo D'Acquisto ha confessato il crimine e invece è stato giustiziato.
Salvo D'Acquisto

Nel 1943, due tedeschi furono uccisi mentre maneggiavano munizioni. I nazisti radunarono 22 abitanti del posto e decisero di giustiziarli. In uno stratagemma per salvarli, Salvo D'Acquisto ha confessato il crimine e invece è stato giustiziato.

Salvo D'Acquisto è nato nella città italiana di Napoli nel 1920. Era il maggiore di otto fratelli. Si è arruolato nell'esercito italiano e nelle forze di polizia, conosciute come i Carabinieri quando aveva 19 anni. È stato inviato in Nord Africa per prestare servizio per alcuni anni. Era un cattolico devoto e un leader formidabile. Ma hai sentito parlare del suo atto eroico nel 1943?

Due tedeschi furono uccisi nel 1943 mentre maneggiavano male le munizioni. In risposta, i nazisti radunarono 22 locali e li costrinsero a scavare le loro fosse prima di essere giustiziati. Salvo D'Acquisto ha “confessato” il delitto per salvarli. È stato eseguito al posto degli altri 22, salvando così le loro vite.

I primi anni di vita di Salvo D'Acquisto

Salvo D'acquisto nasce il 15 ottobre 1920, ad Antignano, via San Gennaro, in un palazzo di quattro piani noto come Villa Alba. Suo padre, Salvatore, è palermitano e sua madre, Ines, è napoletana. Salvo crescere in un ambiente strettamente cattolico e frequentare l'asilo salesiano dalle figlie di Maria Ausiliatrice al Vomero via Alvino, fu il primo di cinque figli, gli altri erano Frank, Rosario, Erminia e Alexander.

Dopo le elementari e le medie, si iscrive alle superiori Giambattista Vico che ha terminato che ha ricevuto una carta militare per chiamare leva; il 15 agosto 1939 si arruolò come volontario nei Carabinieri, nella cui arma giocavano o giocavano il nonno materno e tre zii. (Fonte: Eduka Vita)

L'atto eroico e il sacrificio di un vero eroe

Il 23 settembre sono stati effettuati raid che hanno portato alla cattura di 22 persone scelte a caso tra la popolazione locale mentre una squadra armata ha allontanato con la forza Salvo D'acquisto dalla caserma e dalla porta della piazza principale di Palidoro, insieme agli altri ostaggi. 

Il vicebrigadiere viene separato dal rastrellato, tenuto sotto scacco dai militari tedeschi, che non lo mancano con un bastone e lo colpiscono: lui, però, mantiene un contegno dignitoso. Quando i tedeschi chiedono a CK D i nomi dei responsabili, lui risponde che l'esplosione è stata accidentale: insomma, non ce ne sono.

Successivamente, gli ostaggi vengono portati fuori dal paese: ai rastrellati vengono date vanghe e costretti a scavare una fossa comune in preparazione dell'esecuzione. Gli scavi durano poche ore; tuttavia, ad eccezione dell'acquisto, tutti gli ostaggi vengono rilasciati inaspettatamente. Quest'ultimo è l'autoaccusa dell'attentato, anche se non sei responsabile, per salvare la vita a ventidue prigionieri, che vengono subito rilasciati e scappano.

Salvo D'acquisto resta ai box davanti al plotone, pronto ad eseguire l'esecuzione. Prima di essere ucciso, urla, Viva l'Italia! Prima di essere fucilato senza pietà dai tedeschi. I militari poi ricoprono il suo corpo con la terra dissotterrata in precedenza. Aveva meno di 23 anni. Oggi monumenti, viali e caserme onorano Salvo D'acquisto e il suo sacrificio.

Anche Papa Giovanni Paolo II lo ha ricordato in un discorso alla polizia il 26 febbraio 2001, dicendo:

La storia dell'Arma dei Carabinieri dimostra che si può raggiungere l'apice della Santità nell'adempimento dei propri doveri di fedele e generoso. Penso, qui, al suo collega, vicebrigadiere Salvo D'acquisto, medaglia d'oro al valor militare, di cui è in corso la causa di beatificazione.

Papa Giovanni Paolo II

(Fonte: Eduka Vita)

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